venerdì 15 maggio 2009

L’esempio dell’Italia: anche Malta contro Ginevra





Un commento dall'esterno.
Scritto da Amerigo Miraglia.

Dopo l’episodio italiano sul respingimento di 227 immigrati anche l’isola di Malta non si fa attendere. Infatti l’11 maggio la storia si è ripetuta.

La nave Spica della Marina Militare italiana aveva recuperato, a circa 70 miglia a sud di Lampedusa, 69 migranti (tra cui 16 donne). In acque di competenza maltese, però, è stata respinta.


Malta è uno stato dell’Europa Meridionale che solo nel 2004 è diventato membro dell’Unione Europea. Sarà che essendo un membro “giovane” ancora non sapeva dell’esistenza delle Convenzioni di Ginevra?


Mah, fingiamo di credere che sia così. Ma la cosa curiosa è che Malta è una delle nazioni a più alta percentuale di cattolici del mondo con ben il 98% degli abitanti e il 52.6% pratica attivamente la religione.

C’è da chiedersi come mai di tanti cattolici, tutti concentrati in una sola isola, nessuno sia stato toccato dalla “misericordia” di aiutare quelle persone…

I diritti umanitari internazionali dovrebbero essere garantiti da tutte quelle nazioni che hanno aderito alla convenzione di Ginevra. Per non parlare del fatto che, politica a parte, non credo ci sia un modo peggiore che trattare quelle persone come fossero materiale di risulta che in qualche modo va smaltito. “Ma non da noi. Non nella nostra cara e felice terra incontaminata” sembra che pensino.


Qui non si tratta di capire chi non ha rispettato cosa. Il punto sta nel dare un valore a persone che viaggiano con la speranza di uscire dall’inferno da cui provengono. Persone che fanno il sacrificio di racimolare attorno ai 2.000 euro per essere trasportati come carne da macello in barconi malandati. Nel frattempo noi, quelli della società bene, quei soldi li spendiamo per farci la crociera in navi di super lusso… magari per visitare le fantastiche coste maltesi.

E’ chiaro che c’è qualcosa che non va, qualcosa che impedisce a chi di dovere di sanzionare Malta e l’Italia stessa per non aver adempito al loro dovere.

E’ chiaro che se l’unico provvedimento adottato deve essere un monito fatto attraverso un comunicato stampa c’è qualcosa che non va. Quel qualcosa potrebbe essere la stessa società europea, o addirittura quella mondiale, i cui “ingranaggi” hanno la priorità di essere ingrassati dagli untori rispetto a quelli che tutelano i diritti umanitari.


Accogliere immigrati provenienti dalla Libia, dalla Somalia, dalla Turchia e da tutti quei paesi che stanno vivendo una situazione drammatica, per piccoli paradisi come Malta e Lampedusa, significa un grande calo nel business del turismo. Chi spenderebbe soldi per farsi una vacanza in un posto dove ogni 24 ore sbarcano immigrati? Perché salvare/accogliere quelle vite umane quando si possono salvare/accogliere i propri affari soprattutto con il benestare delle alte autorità? Se farsi una vacanza in posti come questi, facendo crescere il loro turismo, significa dare spazio ad avidi faccendieri che si ingozzano di cavilli burocratici per garantire i proprio interessi… direi che quest’anno è il caso di farsi una vacanza nelle proprie città.


Foto: www.romagnaoggi.it

1 commento:

  1. Date a cesare quel che è di cesare..beh un giorno arriverà che tutti gli assassinati che fanno i viaggi della "speranza" si vendicheranno o avranno qualcuno che li redimerà. sapere che il proprio paese resta passivo di fronte a queste notizie procura un senso di incertezza e di violenza estranea. Colpisce anche l'immobilità delle coscienze che sembrano addormentate dalla propaganda politica fino al punto che si crede soltanto a quella ed il resto non si vuol comprendere per evitare di sentirsi coinvolti da un quadro tragico di vicende di cui chi ha il diritto di votare e di agire democraticamente è responsabile!! Azzerare il contatore dei mali che abbiamo prodotto con la nostra civiltà sembra impossibile, e continuare ad aderire ad una convenzione per i diritti umani senza assumerne l'impegno, perchè di fatto l'indirizzo politico italiano attuale è corroborato da ataviche ideologie razziste, è ripugnante. ed oggi abbiamo dato conferma con la ripresa di questi assurdi razzismi che non siamo in grado di produrre nè idee nuove nè ahimè di promuovere aperture atte a garantire a chi è secondo lo stato sociale soggetto di categorie svantaggiate o a chi è straniero del "diritto alla vita".

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